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Note: Primo Ricevitore per la Croce del Nord. E’ costituito da un anello ibrido ( detto Napoleone per la originale configurazione ad N), seguito da due tubi che contengono un filtro e due diodi 1N21 tramite i quali si ottiene la conversione della frequenza di ingresso di 408 MHz a quella di media di frequenza di 30 MHz . Seguono due scatole metalliche entro cui avviene prima la somma e poi la amplificazione a transistors del segnale radioastronomico, una primizia per gli anni ‘60. Pur non essendo preceduto da un preamplificatore a basso rumore il ricevitore denunciava 5.5 dB di cifra di rumore (circa 750 K di temperatura di rumore). (Tomassetti, Rosatelli, Gelato)
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Accoppiatore Direzionale operante a 408 MHz. Era utilizzato per la misura della stabilita’ della fase dei ricevitori radioastronomici. ( Sinigaglia) * 
Accoppiatore Direzionale operante a 408 MHz. Era utilizzato per la misura della stabilita’ della fase dei ricevitori radioastronomici. ( Sinigaglia) * 2019 x 1361 * (145KB)

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File0026 * Sul banco di laboratorio il prototipo in prova dell’amplificatore parametrico che doveva sperabilmente essere installato nelle cabinette sotto la Croce del Nord.  Raggiunta in laboratorio una temperatura di rumore di 75 K, bassissima negli anni ’60, il pregetto fu abbandonato per varie ragioni (non solo per complicazioni realizzative ed economiche) ma primariamente in previsione dell’avvento di componentistica allo stato solido a basso rumore anche a 408 MHz. 
(Rosatelli e l’allora tecnico-studente Tomassetti in camice bianco).
 * Sul banco di laboratorio il prototipo in prova dell’amplificatore parametrico che doveva sperabilmente essere installato nelle cabinette sotto la Croce del Nord.  Raggiunta in laboratorio una temperatura di rumore di 75 K, bassissima negli anni ’60, il pregetto fu abbandonato per varie ragioni (non solo per complicazioni realizzative ed economiche) ma primariamente in previsione dell’avvento di componentistica allo stato solido a basso rumore anche a 408 MHz. 
(Rosatelli e l’allora tecnico-studente Tomassetti in camice bianco).
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File0027 * Primo piano della parte centrale del ricevitore parametrico in prova. Questo tipo di ricevitore utilizza  un diodo “varactor” che opera come capacita’ variabile e fortemente non lineare quando sia  “pompato” a microonde da un apposito oscillatore (allora un klystron). Per effetto della conseguente conversione di frequenza si ottiene una amplificazione del segnale radioastronomico con rumore aggiuntivo particolarmente basso. Per  il massimo delle prestazioni il varactor dovrebbe essere raffreddato a temperature criogeniche, una delle complicazioni che ne hanno scoraggiato l’uso malgrado i 75K di temperatura di rumore ottenuti in laboratorio a temperatura ambiente. (Rosatelli e Tomassetti). * Primo piano della parte centrale del ricevitore parametrico in prova. Questo tipo di ricevitore utilizza  un diodo “varactor” che opera come capacita’ variabile e fortemente non lineare quando sia  “pompato” a microonde da un apposito oscillatore (allora un klystron). Per effetto della conseguente conversione di frequenza si ottiene una amplificazione del segnale radioastronomico con rumore aggiuntivo particolarmente basso. Per  il massimo delle prestazioni il varactor dovrebbe essere raffreddato a temperature criogeniche, una delle complicazioni che ne hanno scoraggiato l’uso malgrado i 75K di temperatura di rumore ottenuti in laboratorio a temperatura ambiente. (Rosatelli e Tomassetti). * 1968 x 1312 * (177KB)

File0028 * Il cuore dell’amplificatore parametrico. All’interno del contenitore argentato centrale e’ alloggiato il diodo “varactor” . Per realizzare un guadagno a basso rumore del segnale radioastronomico,  il diodo, visto come capacita’ variabile, deve essere “pompato” a microonde e “caricato” sulle corrette  impedenze.  Si vedono infatti tre terminazioni a microonde tramite guide d’onda in banda X e l’ingresso coassiale per la banda radioastronomica centrata sui 408 MHz.  
(Rosatelli e Tomassetti).
 * Il cuore dell’amplificatore parametrico. All’interno del contenitore argentato centrale e’ alloggiato il diodo “varactor” . Per realizzare un guadagno a basso rumore del segnale radioastronomico,  il diodo, visto come capacita’ variabile, deve essere “pompato” a microonde e “caricato” sulle corrette  impedenze.  Si vedono infatti tre terminazioni a microonde tramite guide d’onda in banda X e l’ingresso coassiale per la banda radioastronomica centrata sui 408 MHz.  
(Rosatelli e Tomassetti).
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File0029 * Prototipo di amplificatore per uso radiostronomico utilizzante i primi transistor capaci di operare a 408 MHz con alto guadagno e basso rumore.  I grandi “loop” (progetto australiano) realizzano i circuiti risonanti –adattatori di impedenza che limitano la banda ricevuta per evitare segnali interferenti. La uscita, con due risonatori accoppiati, realizza  un filtro di banda molto efficace. La disposizione circuitale e’ stata brevettata. (Michael, Rosatelli, Tomassetti)  * Prototipo di amplificatore per uso radiostronomico utilizzante i primi transistor capaci di operare a 408 MHz con alto guadagno e basso rumore.  I grandi “loop” (progetto australiano) realizzano i circuiti risonanti –adattatori di impedenza che limitano la banda ricevuta per evitare segnali interferenti. La uscita, con due risonatori accoppiati, realizza  un filtro di banda molto efficace. La disposizione circuitale e’ stata brevettata. (Michael, Rosatelli, Tomassetti)  * 1790 x 1217 * (222KB)

File0030 * Amplificatore a bassissimo rumore, progettato nel 1976, che precedeva, ottimizzandola, una delle piu’recenti versioni di ricevitore radioastronomico a transistor per la Croce del Nord. Con un singolo stadio neutralizzato e risonatori con linee coassiali si ottengono 20 dB di guadagno e 85K di temperatura di rumore. Un ottimo risultato per la fine anni ’70. Il progetto fu pubblicato e premiato da una rivista internazionale (Elettronic Engineering, April 1978).  (Tomassetti).   * Amplificatore a bassissimo rumore, progettato nel 1976, che precedeva, ottimizzandola, una delle piu’recenti versioni di ricevitore radioastronomico a transistor per la Croce del Nord. Con un singolo stadio neutralizzato e risonatori con linee coassiali si ottengono 20 dB di guadagno e 85K di temperatura di rumore. Un ottimo risultato per la fine anni ’70. Il progetto fu pubblicato e premiato da una rivista internazionale (Elettronic Engineering, April 1978).  (Tomassetti).   * 1680 x 1168 * (137KB)

Ultima modifica: 23/06/21 16.28
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